Da Todi al Monte Amiata, tra Umbria e Toscana
La giornata inizia con una delle ultime partenze di questo bellissimo viaggio in moto. Sto lasciando Todi, una cittadina umbra incantevole, e già dalle prime curve intorno alla città capisco che anche oggi sarà una tappa speciale. Le colline umbre scorrono accanto a me, e ogni chilometro è un inno alla bellezza dell’Italia centrale.
SS 448: tra campi e orizzonti
La prima parte della giornata la percorro sulla SS 448, una strada che si insinua dolcemente tra le campagne umbre, offrendo viste aperte e una guida fluida. Ieri ho rischiato di bucare una gomma – ho preso in pieno una lattina – ma per fortuna tutto è andato per il meglio. Adesso, con la mia Mana che continua a tenere botta nonostante i suoi 145.000 km, procedo verso Civitella del Lago. La strada è piacevole, la temperatura perfetta, e il paesaggio… semplicemente italiano. Di quello che ti fa esclamare: “ma quanto è bella l’Italia!”
Orvieto e i ricordi in camper
Attraversando le colline arrivo a Orvieto, che rivedo con piacere. Qualche anno fa ci ero stato con la famiglia in camper, e avevamo visitato le affascinanti grotte scavate nel tufo: una rete sotterranea di ambienti che parlano di storia, di vita quotidiana, di artigianato. Un mondo nascosto che ti fa capire quanto sia profondo il legame tra l’uomo e questa terra.
Oggi però non mi fermo: la tabella di marcia è serrata e ogni sosta significa meno chilometri macinati. Proseguo sulla SS 71, una strada che non è da ginocchio a terra, ma regala comunque una guida rilassata e un paesaggio collinare che alterna vigneti e borghi in pietra.
Città della Pieve e insetti al Monte Amiata
Attraverso Città della Pieve, carina e vivace, e mi avvicino alla Toscana. Inizia la salita verso il Monte Amiata, dove il panorama cambia radicalmente. Il caldo si fa sentire e il casco diventa una piccola serra. A rendere le cose più complicate ci pensano gli insetti: una quantità impressionante, alcuni anche dentro il casco. Un fastidio continuo che accompagna l’ascesa.
Monte Amiata: curve, asfalto e vista
Il Monte Amiata si rivela un passo gradevole, anche se non memorabile. Le curve non sono particolarmente strette né tecniche, l’asfalto è appena sufficiente e presenta tratti che richiedono attenzione. Ma il panorama merita:
- Curve: 6 – Niente di speciale, ma comunque piacevoli.
- Asfalto: 6 – Discontinuo, in alcuni tratti poco curato.
- Panorama: 8 – Ampio, vario e tipicamente toscano.
Montalcino e la Val d’Orcia
Arrivo a Montalcino per pranzo. Una sosta sacrosanta. Mangio in una trattoria locale eccellente, e cammino tra i vicoli del borgo, che conserva intatto tutto il fascino della Toscana. Dopo pranzo riparto sulla Strada Provinciale del Brunello, che attraversa la Val d’Orcia, uno dei territori più fotogenici e poetici del nostro paese.
Le colline dolci, i cipressi, i casali antichi: è un paesaggio che sa di sogno. Anche se la guida qui è meno adrenalinica, è puro piacere per gli occhi e per l’anima. Concludo la giornata ad Asciano, un piccolo borgo che segna la fine di una tappa lunga e intensa. Sono stanco, affaticato, e ancora distante dall’hotel, ma soddisfatto come non mai.
Considerazioni di fine giornata
Oggi ho macinato chilometri, vissuto la Toscana nella sua essenza e sentito la stanchezza vera del motociclista. Sono a 2.287 km totali, e questo viaggio in solitaria continua a regalarmi momenti di profonda connessione con me stesso, con la mia moto e con il territorio. Anche oggi ho riscoperto, una volta di più, che l’Italia non smette mai di sorprenderti. Ogni strada, ogni paese, ogni sosta arricchisce.
Domani sarà un altro giorno, un altro passo verso casa. Ma con la consapevolezza che questa esperienza lascerà un segno duraturo.
Rimanete con me su In Moto 365, e come sempre… niente autostrade!