L’Italia in Moto Senza Autostrade: Giorno 3 – Da Maranello a Dicomano
Bentornati su In Moto 365, il blog dedicato a tutti gli appassionati delle due ruote! Oggi vi racconto il terzo giorno del mio viaggio attraverso l’Italia, rigorosamente senza autostrade. Un itinerario motociclistico che ci porta nel cuore degli Appennini, lungo alcuni dei passi più storici e affascinanti del Centro Italia.
Partenza da Maranello, dove è nato il moto della Ferrari, e arrivo a Dicomano, passando per il Passo dell’Abetone, il Passo della Raticosa e l’iconico Passo della Futa. Il tutto condito da panorami mozzafiato, curve adrenaliniche e un’immancabile pioggia sul Passo della Futa. Andiamo a scoprire tutti i dettagli di questa giornata intensa!
La Magia di Maranello e la Partenza
Il viaggio inizia a Maranello, città simbolo del Cavallino Rampante. Alloggiavo proprio di fronte alla sede della Ferrari, una location che trasuda storia e innovazione. Salutata la città, mi dirigo verso il Passo dell’Abetone, una delle strade più iconiche dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Verso il Passo dell’Abetone
Il Passo dell’Abetone in moto non delude mai. Anche se non raggiunge le altitudini dei passi alpini, offre curve ampie, panorami verdi e un’atmosfera che ti fa sentire in armonia con la natura. L’asfalto, questa volta, è in buone condizioni, anche se in alcuni punti le foglie e le pigne rendono la guida un po’ più impegnativa.
Recensione del Passo dell’Abetone:
- Curve: 7 – Fluide e piacevoli, ma non troppo tecniche.
- Asfalto: 7 – Migliorato rispetto agli anni passati, ma non perfetto.
- Panorama: 8 – Un mix di foreste e scorci selvaggi.
SP632 e Porrettana: Tra Borghi e Curve
Lasciato l’Abetone, attraverso la SP632 di Traversa di Pracchia e la SS64 Porrettana. Queste strade secondarie offrono una guida piacevole e rilassante, tra borghi pittoreschi e un fresco rigenerante. Una menzione speciale va all’Osteria dei Sani a Sasso Marconi: un luogo dove la cucina tradizionale incontra la simpatia del proprietario. Consigliatissimo per una pausa gustosa!
Passo della Raticosa e Passo della Futa
Proseguendo il viaggio, raggiungo il Passo della Raticosa, famoso per le sue curve strette e l’atmosfera tranquilla. Ma è il Passo della Futa a rubare la scena, con i suoi scenari epici e il suo meteo… imprevedibile. Io credo di avere una maledizione che mi segue qaundo faccio il Passo della Futa perché, contro ogni pronostico, anche questa volta, la Futa mi accoglie con la pioggia.
La maledizione del Passo della Futa, come mi piace chiamarla, sembra non volermi abbandonare. Ma, nonostante il meteo, questo passo resta uno dei più affascinanti d’Italia.
Recensione del Passo della Futa:
- Curve: 8 – Un misto di tecniche e fluide.
- Asfalto: 7 – Buono, ma con qualche difetto in punti isolati.
- Panorama: 9 – Suggestivo e ricco di storia.
Il Cimitero Militare Germanico della Futa
Un’esperienza unica della giornata è stata la visita al Cimitero Militare Germanico della Futa. Questo luogo, dedicato ai soldati tedeschi caduti durante la Seconda Guerra Mondiale, è un esempio toccante di memoria e riflessione. I cimiteri militari, con il loro silenzio e la loro compostezza, mi ricordano sempre quanto siamo fortunati a vivere in tempo di pace.
Conclusioni della Giornata
Dopo una giornata ricca di curve e paesaggi straordinari, concludo il viaggio in moto a Dicomano, pronto a riposarmi e a pianificare la prossima tappa. Questo terzo giorno ha racchiuso tutto ciò che rende speciale il mototurismo: strade avvincenti, scorci incredibili e la libertà di scoprire l’Italia lontano dai percorsi più battuti.
Avete mai percorso il Passo della Futa o visitato il Cimitero Militare Germanico? Qual è il vostro passo preferito degli Appennini? Fatemelo sapere nei commenti e non dimenticate di seguire il mio blog e il canale In Moto 365 per non perdervi i prossimi capitoli di questa avventura!
E voi, preferite la comodità delle autostrade o il fascino delle strade panoramiche? Fatemelo sapere nei commenti e non dimenticate di iscrivervi al canale In Moto 365 per seguire questo viaggio passo dopo passo!
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