Un’avventura in moto tra storia e panorami mozzafiato
Bentornati su In Moto 365! Oggi affrontiamo una delle giornate più spettacolari del viaggio: il Gran Sasso, uno dei massicci montuosi più affascinanti d’Italia. Il tempo è perfetto, la temperatura ideale e l’itinerario di oggi promette emozioni forti tra curve panoramiche, borghi storici e tratti leggendari.
Sono ormai a più della metà del viaggio in solitaria, e devo dire che sta andando alla grande. Certo, la nostalgia di casa e della famiglia si fa sentire, ma il ritmo del viaggio è ormai consolidato: sveglia presto, tanti chilometri la mattina, una pausa pranzo e poi un pomeriggio più rilassato per arrivare in albergo verso le 18. Viaggiare con gli amici è sempre divertente, ma affrontare un’avventura da soli ha un fascino tutto suo.
Verso il Gran Sasso: uno spettacolo della natura
L’itinerario di oggi ci porta verso Isola del Gran Sasso, con il maestoso massiccio che si staglia all’orizzonte. La vista è incredibile: un paesaggio quasi lunare, aspro e imponente, che fa dimenticare in un attimo l’asfalto non sempre perfetto. Il bello di viaggiare in moto senza autostrade è proprio questo: immergersi nei paesaggi, assaporare ogni curva, lasciarsi sorprendere da ogni scorcio.
Le strade qui sono un po’ sconnesse, ma con le sospensioni giuste si affrontano senza problemi. La destinazione successiva è Rocca Calascio, un borgo medievale famoso per il suo castello, uno dei più alti d’Italia.
Rocca Calascio: tra storia e trekking in stivali da moto
Dopo una salita impegnativa e un tratto finale che mette alla prova anche i più esperti, arrivo a Rocca Calascio. Il panorama è semplicemente unico: una rocca imponente, immersa in un contesto che sembra uscito da un film epico… in realtà scoprirò solo più tardi che qua hanno girato Ladyhawke il bellissimo film anni ’80
Salire fino alla cima è un’esperienza suggestiva, anche se farlo con gli stivali da moto non è proprio l’ideale! Una volta in cima, il panorama ripaga ogni sforzo. La vista si apre su tutto l’Abruzzo, con le vette del Gran Sasso che si ergono maestose. Tuttavia, oggi il borgo è piuttosto affollato, e per uno che sta vivendo un viaggio in modalità quasi eremitica, la folla è un po’ troppo!
Dopo una breve pausa, è ora di rimettersi in sella: prossima tappa, Campo Imperatore.
Campo Imperatore: storia, panorami e Mussolini
La strada che porta a Campo Imperatore è spettacolare. Curve ampie, panorami sconfinati e un senso di libertà totale. Quando arrivo alla piana è uno dei momenti più belli di tutto il viaggio, mi fermo e guardo una natura che mi resterà per sempre nel cuore.
Arrivato in quota, raggiungo l’Hotel Campo Imperatore, un luogo storico dove c’è stato un episodio cruciale della Seconda Guerra Mondiale.
In Questo albergo, ora chiuso, infatti, fu detenuto Benito Mussolini dopo la sua destituzione il 25 luglio del 1943 poichè ritenuta una località inaccessibile
Il 12 settembre 1943, le forze tedesche lanciarono l’Operazione Quercia, le truppe tedesche atterrarono con alianti nei pressi dell’hotel per liberarlo e riportarlo in Germania sorprendendo le forze italiane di guardia. Questo evento ha avuto un impatto significativo sugli eventi successivi, portando alla costituzione della Repubblica Sociale Italiana e alla guerra civile.
Un pezzo di storia che si respira ancora e che rende questa tappa ancora più affascinante.
La giornata, però, non sarebbe completa senza qualche imprevisto meteorologico: grandine sul Gran Sasso! Dopo chilometri di sole splendente, all’improvviso il cielo si chiude e comincia a cadere una grandinata degna di un film apocalittico. Ma fa parte del viaggio, e in fondo anche questi momenti contribuiscono a rendere l’avventura ancora più memorabile.
GRAN SASSO – CAMPO IMPERATORE
Curve 9
Asfalto 8
Paesaggio 10
Il Passo delle Capannelle: pura adrenalina
Dopo l’immersione nella storia, riprendo la strada per affrontare il Passo delle Capannelle. Il Passo delle Capannelle, situato a 1.300 metri sul livello del mare, è un valico dell’Appennino abruzzese che collega la Valle del Vomano con la Valle dell’Aterno attraverso la Strada Statale 80 del Gran Sasso.
Per gli appassionati di motociclismo, il Passo delle Capannelle è considerato una sorta di “pista naturale”. La strada offre una serie di curve ben disegnate e un asfalto generalmente in buone condizioni, rendendo la guida particolarmente piacevole e avvincente.
PASSO DELLE CAPANNELLE
Curve 9
Asfalto 9
Paesaggio 7
Conclusione: una giornata intensa, ma indimenticabile
Concludo questa giornata con oltre 400 km percorsi tra curve mozzafiato, storia e panorami incredibili. Il viaggio continua, e ogni giorno che passa mi rendo conto sempre di più di quanto sia speciale questa esperienza.
Domani ci aspettano altre tappe emozionanti e altre strade tutte da scoprire. Se volete seguire il viaggio giorno per giorno, iscrivetevi al canale e attivate la campanella per non perdervi neanche un chilometro di questa avventura!
E voi, avete mai guidato sul Gran Sasso? Quali sono i vostri percorsi preferiti per un viaggio in moto? Lasciate un commento e fatemi sapere!